Un caso “Cesare Battisti” ce lo abbiamo anche in Italia. Non ha sollevato le polemiche. Anzi, è passato sottotraccia, senza creare scalpore, senza alcuna indignazione ministeriale o richieste di annullamento di amichevoli. Il “nostro Cesare Battisti” è uruguayano, anche se da qualche anno ha la nazionalità italiana. Si chiama Jorge Troccoli. Ha 64 anni, la corporatura robusta e un pizzetto bianco. È stato capitano dei Fucilieri Navali dell’Uruguay, ed è accusato di aver fatto sparire un numero imprecisato di persone nel suo paese tra il 1975 e il 1983. Tra questi sei cittadini italiani. Il governo Berlusconi, nel settembre scorso, ha respinto la sua richiesta di estradizione.
Secondo la magistratura uruguayana Troccoli prese parte a quello che è conosciuto come Piano Condor. Una sorta di internazionale del terrore che, negli anni ’70, coordinò il sequestro, l'interscambio e la sparizione di migliaia di oppositori politici in Cile, Paraguay, Uruguay, Brasile, Bolivia e Argentina. Troccoli ammise la sua partecipazione al trasporto clandestino dei detenuti politici tra Uruguay e Argentina ma non ha mai subito un processo. Troccoli ha lasciato il Sud America da tempo per rifugiarsi proprio in Italia, dove nel 2002, nonostante si conoscesse il suo passato, ha ottenuto la cittadinanza italiana. Secondo la stampa uruguayana per lo stesso reato di cui è accusato Troccoli, «omicidio specialmente aggravato» e «violazione dei diritti umani», lo scorso ottobre la Corte d’Appello di Montevideo ha confermato l’incriminazione dell’ex dittatore Gregorio Alvarez e dell’ufficiale della Marina in pensione Juan Carlos Lacerbeau.
Italiano é mais difícil que espanhol, mas acho que dá para fazer uma idéia. Sobre Troccoli pesam mais de cem acusações de homicídio, sequestro e tortura. Abaixo um esclarecimento. Texto completo no L'Unita.
"jorge troccoli é um capitão da marinha do Uruguai envolvido em crimes de tortura e assassinato de presos políticos. Participou da Operação Condor, aliança das ditaduras militares na América do Sul, o chamado Cone Sul, que eliminou lideranças de oposição em várias partes do mundo, inclusive nos eua, caso de Orlando Letelier, ex-chanceler do governo de Salvador Allende.
Em 2002, quando exerceu pela primeira vez a chefia do governo da itália o primeiro-ministro silvio berlusconi concedeu o status de refugiado político a troccoli, alegando que se tratava de cidadão com dupla nacionalidade. O governo do Uruguai responsabiliza troccoli pelo assassinato de cerca de cem presos políticos."
Este é um esclarecimento vindo pelo correio eletrônico.
3 comentários:
Vale complementar o seguinte trecho do texto: "Una richiesta che lo scorso settembre ha subito un brusco stop. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha negato alle autorità uruguayane di riprendersi Troccoli. Nella risoluzione si sostiene che l’ex militare accusato di crimini contro l’umanità è nato in Italia ed è rimasto cittadino italiano, per cui per il trattato in vigore tra i due paesi (firmato più di un secolo fa, cioè nel 1879), non è estradabile.", Ou seja, o mesmo "ministro da justiça", que tanto barulho faz sobre Battisti se nega a extraditar um criminoso, sob o manto da cidadania italiana. Como fizeram com Cacciola, afinal...
Excelente, Zealfredo! Navegando por aí pelos blogs percebi que alguns comentaristas parecem refletir a idéia de que toda a Itália está solidária com o discurso falso moralista dos neo-fascistas que estão atualmente governando aquele país. O texto postado aqui mostra uma realidade bem diferente.
Pois é. E cadê a "grande imprensa", a "grande mídia", nesta hora? Fica parecendo grande só no tamanho de achacar verbas publicitárias do Estado.
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